Ivrea, dalla Compagnia San Paolo 55mila euro per recuperaregli affreschi in Santa Croce
da “La Sentinella del Canavese” del 11 giugno 2020 di FRANCO FARNÈ
I dipinti realizzati da Luca Rossetti da Orta tra il 1753 e il 1761. Berattino: “Speriamo in un contributo dalla Guelpa per iniziare il restauro“
Tutte le superfici interne di Santa Croce, infatti, versano in cattivo stato di conservazione e da tempo necessitano di un intervento di restauro al fine di bloccare il deterioramento dei dipinti murali settecenteschi e permetterne la loro fruizione. «Il Consiglio della Confraternita, l’unica ancora oggi operante in città, – spiega il conservatore Guglielmo Berattino, già presidente e noto studioso di vaglia – si è posto l’obiettivo, peraltro non più differibile, di salvare dal degrado lo straordinario ciclo pittorico barocco della sua chiesa, uno dei più importanti del Canavese, opera di Rossetti da Orta che fu artefice anche degli affreschi di San Gaudenzio. In tale ottica è stato presentato alla Soprintendenza, che ne ha autorizzato l’esecuzione, il Progetto di restauro, redatto dalla ditta Lupo e Galli-Restauri d’Arte di Torino. Progetto che prevede interventi per un costo di 430.804 euro, i quali, per facilitare la ricerca di fondi, sono stati suddivisi in tre lotti di lavoro: 1° lotto, restauro cupola e pareti area presbiteriale, costo 120.010 euro; 2° lotto, restauro volte pareti area absidale, 130.790 euro; 3° lotto, restauro volte e pareti navata, 180.004 euro».
«Con questo primo lotto – continua Berattino – abbiamo partecipato al bando della Compagnia di San Paolo che ci ha destinato quasi la metà della somma necessaria. Ora occorre reperire la somma rimanente per dare avvio ai lavori. A tal proposito abbiamo preso contatti, per ora, con il Comune e con la Fondazione Guelpa e speriamo ci diano un aiuto . Confidiamo anche nella generosità dei privati che vorranno sostenere questa operazione».
La chiesa di Santa Croce fu realizzata a partire dai primi decenni del Seicento per conto della Confraternita del Suffragio, associazione istituita nel 1616 con fini di culto e mutua assistenza e poi confluita nel 1802, insieme all’Associazione del Santissimo Nome di Gesù nella Confraternita di Santa Croce che continua ad averne cura e a renderla fruibile, pur nell’esiguità delle risorse a disposizione. La Confraternita, attualmente, conta una quindicina di membri ed è guidata dal presidente Massimiliano Fornero.
«L’artista – ricorda Berattino – fu prima incaricato, nel 1753, di decorare la cupola con il tema dell’assunzione di Maria e, in seguito, nel 1761, di affrescare le pareti dove vivaci scene ricche di personaggi sono inserite in fondali capaci di dilatare la prospettiva interna. Nel coro è rappresentata la Natività e nel presbiterio gruppi di Santi sostenitori del culto della Vergine».
I restauri prevedono operazioni di pulitura, consolidamento e stuccatura, volti all’eliminazione dei fattori di degrado, come le efflorescenze saline, causa principale delle cadute della pellicola pittorica, che saranno rimosse con la pulitura delle superfici dipinte, attraverso ripetute nebulizzazioni di acqua demineralizzata, velinature e impacchi assorbenti, mentre il consolidamento e la stuccatura degli intonaci miglioreranno le condizioni di conservazione dei supporti.