Un importante convegno sull’arte tardo barocca ad Ivrea nei giorni 10 e 11 maggio
Il termine “Barocco” ha un etimo incerto. Per i logici medievali indicava una forma di ragionamento sillogistico capzioso; in Francia l’aggettivo baroque (derivato dal portoghese barroco) stava ad indicare una perla di forma irregolare. In linea con tali significati, già nel Settecento taluni studiosi utilizzarono il termine Barocco in senso denigrante, per indicare qualcosa di ampolloso, non armonico e confuso: un significato che ancor oggi sopravvive. Tuttavia da allora molta acqua è passata sotto i ponti: si assiste oggi ad una notevole proliferazione di studi, di monografie e di mostre sull’arte sacra in Italia nel Seicento e nel Settecento, dove non viene più separata la dimensione estetica dell’arte da quella religiosa, i caratteri formali (la voglia di meravigliare, la teatralità, la capacità di ampliare illusivamente gli spazi attraverso l’architettura dipinta, ecc.) dalle lezioni spirituali. Eppure, a livello di grande pubblico, ancora perdura il pregiudizio estetico.
Ad Ivrea esiste un patrimonio assai ricco di affreschi tardo barocchi, datati tra fine Seicento e Settecento: un patrimonio che ancora ci incanta, e che ci parla di una stagione di accadimenti culturali e religiosi che meritano di essere più diffusamente conosciuti. Un patrimonio che – opportunamente valorizzato – potrebbe diventare anche un motivo di attrazione turistica.
È in questo spirito che la Confraternita di Santa Croce ed il Liceo Botta stanno predisponendo per i giorni 10 e 11 maggio un convegno dal titolo “Luca Rossetti ed Ivrea tardo barocca” dedicato a quello che è stato il principale protagonista dell’arte sacra eporediese nel Settecento. L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con il Rotary Club di Ivrea che come, Associazione di Servizio, non si occupa solo di progetti sociali ed umanitari, ma anche di iniziative culturali a sostegno dei beni del territorio e dell’ambiente.
Formatosi nella Riviera di San Giulio, in quella che fu una fiorente fucina artistica, ad Ivrea Luca Rossetti realizzò due importanti imprese decorative: quella della chiesa di San Gaudenzio (1738-39) e quella della chiesa della Confraternita di Santa Croce (nel 1753 e nel 1761). Operò inoltre all’interno del Salone degli affreschi del Palazzo Vescovile (ove troviamo una splendida raffigurazione prospettica del territorio della diocesi, con le tante sue parrocchie, che occupa quasi interamente le quattro pareti, 1751 ca.), nell’ex Convento francescano (1741) e, probabilmente, in quella che era la cappella del Seminario Vescovile. In Canavese gli è stato assegnato un affresco (oggi alquanto rovinato) posto sulla facciata di una casa privata a Pavone, mentre a Cuorgnè, nella chiesa di San Giovanni Battista, realizzò un ciclo di sette tele dedicate al Battista (1742); un’altra sua tela si trova – sempre a Cuorgnè – nella parrocchiale di San Dalmazzo (1744).
Le motivazioni del convegno stanno per quanto riguarda la Confraternita di Santa Croce nel desiderio di proseguire – attraverso le opportune operazioni di raccolta fondi – nella realizzazione del proprio sogno di vedere interamente restaurato l’importante ciclo di affreschi della sua chiesa. Già è stato attuato, con ottimi risultati, il completo restauro della cupola e del presbiterio; ora si tratta di procedere con l’area absidale e poi, sperabilmente, con tutta la navata.
Con questa iniziativa, fortemente sostenuta dalla preside Lucia Mongiano e da un gruppo di docenti, il Liceo Botta dimostra ancora una volta di credere in un insegnamento della storia e della storia dell’arte che passa attraverso una didattica attiva e forme di accordo con le espressioni del territorio, in una prospettiva di coniugazione della storia generale e della storia locale e di più efficace acquisizione, da parte degli studenti coinvolti, di competenze trasversali (lavorare in gruppo, parlare in pubblico, ecc).
A sottolineare l’importanza dell’evento è particolarmente significativo il fatto che la Diocesi e il Comune di Ivrea abbiano garantito il patrocinio della iniziativa; Mons. Edoardo Cerrato, ed il sindaco Matteo Chiantore interverranno in prima persona in apertura dei lavori. Sarà presente anche Emilia Sabolo e Mario Gusta della associazione Ij Croass del Borghet che gestisce la chiesa di San Gaudenzio e con la quale la Confraternita di Santa Croce ha da tempo stabilito un’intesa per la valorizzazione congiunta delle due chiese.
Il convegno prevede per il pomeriggio del giorno 10 maggio una serie di contributi di alto profilo che serviranno ad approfondire la figura di Luca Rossetti e del suo lascito artistico eporediese, interverranno Massimiliano Caldera, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Marina Dell’Omo, storica dell’Arte; Sergio Monferrini, storico; Laura Facchin, Università degli Studi dell’Insubria, Silvia Lupo, Ditta Lupo e Galli snc – Restauri d’Arte – Torino. Sarà inoltre illustrato nuovo materiale documentale e audiovisivo sugli affreschi eporediesi di Luca Rossetti (relatori Guglielmo Berattino, Lauro Mattalucci della Confraternita di Santa Croce).
Per tutta la giornata dell’11 maggio si offrirà a chi lo desidera, la possibilità di visitare – grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Ij Croass del Borghet – la chiesa di San Gaudenzio e la chiesa di Santa Croce, con gli studenti del Liceo Botta che con la nota capacità svolgeranno funzione di “guide accoglienti”.